venerdì 11 luglio 2014

La dura strada verso l' ironman

Eccoci qua a circa due anni dall' ultimo post...
...in questi due anni ne è passata di acqua sotto i ponti...


Subito dopo il mio primo Ironman 70.3 di Pescara ho deciso di prendermi una rivincita con il medio di Mergozzo chiuso con circa un' ora in meno rispetto alla gara precedente...

Ora non sto ad elencare tutto, ma intensità e qualità degli allenamenti sono aumentati portandomi a correre due maratone, altri 70.3, varie gare di triathlon, ecc....

 E oggi??? Oggi mi trovo a meno di due mesi dal mio primo Ironman e ho una paura fottuta!!!

L' anno scorso mi sono affidato ad un preparatore, una persona che non ti illude, ti mette di fronte alla realtà e che sa sempre cosa fare... nei momenti di sconforto lui non si sbilancia, non ti incita, ma seguendo alla lettera i suoi consigli sono migliorato parecchio... grazie Pier!!

Ho deciso di riprendere a scrivere sul blog per esternare sentimenti e sensazioni che sto provando in questo periodo, una sorta di diario che spero posso servire a molti a capire cosa c'è dietro la preparazione di un Ironman.

Detto questo torniamo indietro di un anno circa, siamo al mese di maggio 2013, il mio primo 70.3 della stagione il challenge Rimini.

Un po' per gli infortuni che per i problemi lavorativi la preparazione non è stata delle migliori, ma lo spirito da tapascione mi porta lì sotto la ruota panoramica, una manifestazione del genere è sempre uno spettacolo!!
Affronto le prime due frazioni con un po' di difficoltà sopratutto nella bici, ci sono delle salite abbastanza impegnative per me. In ogni caso arrivo all' ultimo kilometro della frazione di bici pronto ( si fa per dire ) a correre la mezza che un bambino attraversa improvvisamente la strada...
...per evitarlo inchiodo e dò letteralmente il giro, resto a terra alcuni istanti senza respiro, ma incitato dal pubblico mi rialzo e continuo verso la mezza maratona. In quelle condizioni non vi dico la fatica per terminarla...
Speravo di fare il personal rispetto all' anno precedente e sono rimasto deluso.


Da qui decido di rivolgermi ad un preparatore con l' obiettivo di arrivare al medio di Mergozzo e chiudere con un ottimo risultato ( ovviamente tenendo conto delle mie capacità! ).

La mia scelta verte verso Piergiorgio, atleta, preparatore, imprenditore, insegnante e chi più ne ha più ne metta... gli chiedo di prepararmi per Mergozzo con l' obiettivo di fare bene la gara e chiuderla in un tempo decente e senza arrivare morto sulla finishline.
Fatti i primi test iniziamo il programma, all' inizio mi stupisco, si fanno meno lavori e di qualità, mi sembra quasi di fare meno di prima... è solo una illusione, aumenteranno progressivamente...

Arrivo ai primi di agosto a poco più di un mese dalla gara, sono carico, pedalo e corro bene, sono sicuro che la gara andrà benissimo... finchè durante un allenamento di bici, a causa di una buca, faccio un volo stratosferico, infortunio alla spalla e sfuma l' obiettivo Mergozzo.


Non mi scoraggio, dopo essermi ripreso ( settembre inoltrato ) chiedo a Pier di prepararmi per la maratona di Torino, fortunatamente la preparazione va bene e chiudo la mia seconda maratona in circa17 minuti in meno rispetto all' anno precedente!!!


 Qualche settimana di riposo e cazzeggio e mi entra in testa l' idea di fare un ironman...
   si ma quale ???

Le gare a marchio iM hanno dei costi improponibili e le più facili in Europa sono tutte sold-out, decido di dare un' occhiata ai Challenge, in fondo Rimini è stata una bellissima gara organizzata in maniera esemplare, e mi imbatto nel challenge Vichy. Bene obiettivo fissato per il 31 agosto 2014!!!


Ne parlo con Piergiorgio, il quale mi sbatte in faccia la realtà avvisandomi che sarà un percorso molto duro e che dovrò fare molti ma molti sacrifici, ma in cuor mio ho già deciso che iM ( o Challenge ) sia!!!
E' dicembre 2013 e iniziamo la preparazione. Non sto ad annoiarvi con i dettagli sul programma, posso solo dire che varia tra le 6 e 8 sessioni di allenamento a settimana aumentando progressivamente i carichi.

Domenica 8 giugno il primo test della stagione su distanza media, il triathlon medio di Candia,
sono abbastanza tranquillo, è solo l' ennesimo allenamento, ma dopo aver gestito bene le prime due frazioni arrivano i crampi al secondo kilometro di corsa, preso dallo sconforto decido di ritirarmi...
Piergiorgio approva la mia decisione, mi sono beccato un colpo di calore e trascinarsi per 20 km avrebbe solamente impattato negativamente sugli allenamenti della settimana successiva.
Ma non abbiamo tenuto conto del morale, una sconfitta del genere mi ha buttato giù, sono arrivato al punto di pensare di abbandonare la preparazione per Vichy e buttare tutto all' aria, ho scritto a Piergiorgio il quale si è limitato a darmi 15 km di fondo lento da correre. E' stato il fondo lento più rigenerativo della mia vita, mi ha aiutato a rimettere a posto i pensieri e la voglia di continuare.
Pier sei troppo saggio!!!

Quindi ora sono di nuovo in moto per raggiungere il mio obiettivo!!!!




Oggi siamo all' 11 di Luglio  è venerdì, questa settimana è ricominciato il ciclo di carico, purtroppo per via di impegni e lavoro ho saltato un allenamento bike ( 70 k ), nel fine settimana mi aspettano 70 k di bici pianeggianti per sabato e un combi 140 bici + 20 corsa per domenica.
Ormai queste distanze non mi spaventano più, devo solo mettermi in sella, accendere il motore e far girare le gambe… il resto viene da sé.

Mancano meno di due mesi a Vichy, ogni giorno che passa ho sempre meno dubbi sulla condizione fisica ma moltissimi su quella psicologica. Per questa gara sto sacrificando la mia famiglia, oggi è venerdì e mi sento estremamente in colpa, domani è il compleanno della mia bimba e io mi sveglierò presto per uscire in bici invece che passare l’ intera giornata con lei e non parliamo di domenica… un combi del genere significa stare fuori casa circa 7 ore...

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